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Delusione azzurra, la Fiorentina punisce il Napoli; tre gol che sanno di vera batosta

Quasi quattro anni dopo il sogno scudetto del Napoli rischia di infrangersi ancora una volta contro la Fiorentina. Lo stadio Maradona, nonostante il grande apporto dei tifosi, si conferma punto debole per gli uomini di Spalletti, visto che in casa hanno perso 5 delle 6 sconfitte totali. Così il Milan rimane sempre avanti e potenzialmente anche l’Inter, che deve recuperare il match col Bologna, può andare a +3. Onore al merito a una grande Fiorentina, disposta in campo in modo impeccabile da Italiano, bravissimo anche nelle sostituzioni, e trascitata da un incontenibile Nico Gonzalez: giocando così la qualificazione in Europa League non rimarrà solo un sogno.

L’avvio del Napoli, ancora in maglia rossa come nelle ultime due vittorie, è davvero arrembante. Particolarmente ispirato capitan Insigne che con Mario Rui a sinistra spingono e mettono in seria difficoltà i toscani. Prima un cross teso e basso del portoghese trova pronto alla girata Politano, ma con una ribattuta la difesa si salva. Ancora il capitano, lanciato da Koulibaly, conclude con un pallonetto fuori misura. E la palla migliore è sprecata in area da Fabian Ruiz che non trova l’attimo per tirare e sbaglia il passaggio. Ed è giustamente annullato per fuorigioco il gol di Osimhen nato da una rapida azione Fabian-Zielinski.E’la Fiorentina a passare però in vantaggio, anche in maniera sospetta: su una palla messa in mezzo da Biraghi Cabral atterra in maniera sospetta Koulibaly, Rrahmani riesce ad anticipare di testa il brasiliano ma sulla respinta Gonzalez è il più rapido a coordinarsi e segnare di sinistro, lui argentino nel tempio di Maradona, primo gol in trasferta con la Viola per il sudamericano. Il Napoli accusa il colpo e non riesce a rendersi granché pericoloso fino all’intervallo, anche perché Osimhen cerca di fare tutto da solo e non ci riesce, perché Igor è impeccabile in marcatura.

Spalletti ha provato a rompere con i cambi: Lozano all’intervallo e Mertens subito hanno dato la scossa. Soprattutto Ciro, osannato dai tifosi, ha trovato il pareggio che ha illuso il Maradona su preciso assist di Osimhen. Ma è stato solo un lampo, perché Italiano l’ha riportata dalla sua parte con due fiammate: la prima del neo entrato Ikoné e la seconda di Cabral. Due colpi che hanno steso al tappeto il Napoli, non Osimhen che è riuscito a piazzare la zampata che ha reso meno pesante il passivo ma non è bastata a evitare la sconfitta. Il sogno azzurro forse è già finito.

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