
Da un bel paese come Pavia giungono post infantili e dispettosi; dalla signora Dalla Chiesa, nativa di Casoria il consiglio di disertare Ischia
Non è tanto dannoso il contagio da virus con corona, quanto l’odio ormai endemico, pandemico e ottuso che ai napoletani, però, fa il solletico come il Barcellona al Napoli. Un 34enne di Pavia, consigliere comunale eletto in una lista di centro destra, con una carriera di “prima il nord”, si è sentito “schifato”, in quanto lombardo, detentore del ceppo che infetta. Va da sé che questo consigliere è un acceso tifoso juventino,- ovvero della squadra che recentemente è stata sconfitta dal Napoli -. Comunque questa persona che sente su di sé lo schifo, pensa che la causa sia il corona con virus, anche se aveva avuto modo di schifarsi per suoi conterranei finiti in galera come si evince in un twitter senza veli: “Lo dico da 3 anni. #ASM #Pavia è #corrozzone corrotto e farcito di #raccomandati e #fannulloni http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2016/02/03/news/pavia-blitz-della-finanza-arrestati-quattro-ex-dirigenti-di-asm-spa-e-di-asm-lavori-1.12889538 via .
Il twitt faceva riferimento a un’ordinanza di custodia cautelare per Giampaolo Chirichelli, ex presidente Asm SpA, Claudio Tedesi, ex direttore generale di Asm, Pietro Antoniazzi, ex contabile di Asm, e Luca Filippi, ex presidente di Asm Lavori. Per tutti l’accusa di peculato: in quel di Pavia, ovvero un bel paese di 70mila anime. Cose del mondo, succede ovunque, così van giudicate per chi è normale: non per chi vive arrampicandosi per non cadere, cercando luci della ribalta, notorietà che tarda ad arrivare, e infatti il giovanotto in questione, forte anche di quel che aveva detto Zaia (i cinesi mangiano i topi vivi) ha scritto un post sperando di essere almeno notato: “Noi lombardi veniamo schifati da gente che periodicamente vive in mezzo all’immondizia (napoletani et similia), da gente che non ha il bidet (francesi) e da gente la cui capitale (Bucarest) ha le fogne popolate da bambini abbandonati. Da queste persone non accettiamo lezioni di igiene: tranquilli, alla fine di tutto questo, i ruoli torneranno a invertirsi”.
A lui ha fatto eco anche una signora, tal Rita Dalla Chiesa, (il cui debutto in Tv è avvenuto un anno dopo l’uccisione del padre, nel 1983) dopo l’increscioso episodio accaduto domenica scorsa, quando i sindaci dell’isola verde avevano provato, con un’ordinanza, a vietare lo sbarco ad alcuni turisti arrivati da Lombardia e Veneto. La signora Dalla Chiesa, nata a Casoria nel 1947, ha così risposto: “Amici del Nord ci sono tanti di quei posti belli in #Italia che possiamo vivere anche se non andiamo a #Ischia. Ricordiamocelo soprattutto per le vacanze estive.”
Follie varie da “corona” che rendono ancor più pesante il fine settimana generalmente illuminato dallo sport: invece, per la seconda domenica, quel ceppo lombardo condiziona l’intero campionato diffondendo non tanto i virus, quanto la tristezza per tanti individui che non sanno essere popolo. Chiedetelo a Maurizio Sarri, se basta qualche solista a risolvere una partita o piuttosto occorre una squadra compatta.
A me nessuno mi leva dalla testa che sotto quest’odio si nasconde una massiccia dose di invidia per le ricchezze morali, naturali, turistiche, culinarie, folcloristiche, storiche, artistiche ecc. che noi abbiamo in misura dieci volte superiori a loro. L’invidia è una brutta bestia.