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Confermata la squalifica per Alex Schwazer, l’atleta recidivo al doping che insultò i napoletani

E’ stata confermata in via definitiva la sentenza di squalifica per otto anni inflitta ad Alex Schwazer. Il Tribunale federale svizzero – la più alta carica giuridica elvetica – ha respinto la richiesta di annullamento della squalifica inoltrata nell’autunno del 2019.

Si spengono così le speranze di Alex Schwazer di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo, posticipate al 2021. L’atleta si era rivolto al Tribunale per cercare una riduzione o addirittura l’annullamento della squalifica di otto anni inflitta nell’agosto del 2016 per recidività al doping.

Questa decisione ha tuttavia sentenziato che la vicenda è definitivamente chiusa. La motivazione formulata dai giudici elvetici è l’assenza di novità a seguito della sentenza del dicembre scorso che aveva bocciato la richiesta di sospensione richiesta da Schwazer attraverso i suoi legali altoatesini Brandstaetter e Tiefenbrunner, che si erano appoggiati allo studio del legale ticinese Riccardo Rigozzi.

“Posso giurare che non ho fatto niente di proibito…ti ho dato la mia parola e non ti deluderò. Sono altoatesino, mica sono napoletano Queste furono le   pesanti parole  che scrisse Alex Schwazer nel 2012, prima di risultare positivo ad un controllo antidoping che gli costò le olimpiadi di Londra di quell’anno. Parole ancor più pesanti – e oggi ritornate prepotentemente alla ribalta sul web – alla luce della rinascita di questi mesi infrantasi nuovamente – sembrerebbe – sul tabù dell’utilizzo di sostanze proibite.

Al tempo Schwazer ritrattò, chiedendo scusa ai napoletani: “Voglio bene a Napoli ed ai napoletanitentò di spiegarsi – Ho un bellissimo ricordo di una gara a Napoli vinta nel 2010. Estrapolare, come è avvenuto, da una mia breve dichiarazione, dove volevo semplicemente e scherzosamente dire che non possiedo doti di furbizia, una mia mancanza di stima verso i napoletani è offensivo per i miei sentimenti di rispetto verso Napoli e i suoi cittadini”.

Redazione

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