Contropiede Azzurro

 Chi tace la positività, è fuori dai giochi

L’assemblea di Lega convocata d’urgenza prima del Consiglio Federale previsto l’8 giugno, è servita a far chiarezza su tanti punti per arrivare all’appuntamento clou di lunedì con le idee chiare e condivise dalla maggioranza. La prima decisione condivisa è stata quella, in caso di stop al campionato, di non ricorrere all’algoritmo per decidere i verdetti: solo il campo potrà stabilire vincitori e vinti.   E’ stato poi stabilito che le sostituzioni possibili in questo scorcio di campionato, siano eccezionalmente 5 e non tre, con tre interruzioni possibili.  Il terzo argomento dibattuto è stato quello di ordine sanitario. A proposito il presidente federale Gabriele Gravina è stato chiaro e severo: chi non rispetterà i protocolli sanitari rischia grosso, sino all’esclusione dai campionati. Le violazioni riguardano in particolare la mancata esecuzione dei tamponi, da effettuare ogni quattro giorni, o a esiti di positività non comunicati.

E forse la FIGC avrà nutrito dei sospetto di qualche omissioni  di troppo se  intende intensificare i controlli effettuati dai propri ispettori presso i centri sportivi dei club, pensando anche alla soluzione della centralizzazione dei tamponi attraverso la scelta di un ente terzo che  potrebbe effettuare  i  tamponi rispettando le tempistiche del protocollo. Resta altissima l’attenzione del presidente Federale Gravina che anche nei momenti più bui, ha sempre sostenuto che l’unica possibilità per il calcio italiano sarebbe stato la ripresa del campionato: ma non può non tener conto della possibilità di un qualche caso di positività nei prossimi 40 giorni. Chi tace, è fuori dai giochi.

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