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C’è anche l’ipotesi play off per il Campionato di calcio di Serie A

La FIGC ha ufficializzato, tramite le parole del presidente Gravina, quelle che potrebbero essere le 3 opzioni a disposizione nel caso in cui non si riuscisse a concludere il campionato a causa del coronavirus: “Un’ipotesi potrebbe essere la non assegnazione dello scudetto, mentre un’altra sarebbe far riferimento alla classifica maturata fino al momento dell’interruzione. La terza e ultima ipotesi, sarebbe quella di far disputare solo i play off per il titolo di Campione d’Italia ed i play out per la retrocessione in Serie B”.

I playoff sono un’ipotesi che, pur piacendo di più alla Lega Calcio rispetto alla non assegnazione del titolo o alla cristallizzazione della classifica attuale, sarà difficilmente attuabile alla luce dei ricorsi ai tribunali che diverse società farebbero in base ai criteri scelti per determinare una poule scudetto o una poule retrocessione. Ma qualora venisse scelta questa soluzione i massimi organismi del nostro calcio avrebbero già evidenziato almeno due necessità: dovranno avere una durata al massimo di una settimana, escludendo quindi la possibilità di giocare gare di andata e ritorno, bensì solo partite ad eliminazione diretta; garantire un vantaggio alle squadre che sono più avanti in classifica, facendole magari giocare in casa.

Vediamo ora nel dettaglio le 2 ipotesi di play off:

IPOTESI 1 – FINAL FOUR
Semifinale 1: Juventus-Atalanta
Semifinale 2: Lazio-Inter
Finalissima: allo Juventus Stadium o, in caso di ko dei bianconeri, in casa della vincente tra Lazio e Inter

IPOTESI 2 – DALLA PRIMA ALLA SESTA
In semifinale: Juventus e Lazio
Quarti di finale: Inter-Napoli e Atalanta-Roma

L’idea dei Playoff-off Scudetto per decidere la squadra vincente in Serie A, nel caso in cui il campionato non finisse per via dell’emergenza coronavirus, è al momento solo un’ipotesi. Forse più una suggestione che una reale possibilità. Ma poiché è argomento di discussione di queste ore, di seguito riportiamo le dichiarazioni rilasciate in merito da Gianni di Marzio, Arrigo Sacchi, il presidente del Genoa Preziosi e l’avvocato esperto di diritto sportivo Cesare Di Cintio:

Gianni Di Marzio – Radio Marte – 12 Marzo

“Probabilmente si potrebbe sospendere tutto e riprendere tra qualche settimana. I playoff? A me non piace l’idea che la capolista con 10 punti di vantaggio debba poi rischiare affrontando la quarta in una doppia sfida. Se si fossero decisi ad inizio stagione, non avrei alcun problema, così sinceramente no. Resta ovviamente una mia idea”.

Arrigo Sacchi – Pianeta Milan –  12 Marzo

“Stiamo vivendo un’esperienza assolutamente nuova a cui non eravamo preparati. Per cui in questa circostanza anche le scelte devono essere ‘nuove’ . In linea di principio non mi pare un’idea sbagliata per provare a dare un senso all’attuale campionato. Ma anche se fosse stata meno combattuta, occorre servire un finale al film. Altrimenti non ci sarebbe il film. Qualora il virus ci impedisse di portare a termine il campionato in maniera regolare, i playoff sarebbero la soluzione più corta”.

Enrico Preziosi (Patron del Genoa) – Calcio e Finanza – 12 Marzo

“Non si possono imporre regole nuove, mai utilizzate, diverse da quelle che si conoscevano in partenza. Non è previsto in alcun modo. È sbagliato a livello di principio oltre che nella pratica: chi, come noi, ha investito molto a gennaio vuol vedere riconosciuti i propri sforzi sul campo secondo le regole note a tutti”.

Cesare Di Cintio (Avvocato esperto di diritto sportivo) – Fox Sports – 11

“L’idea dei playoff per decidere la squadra vincente in Serie A nel caso in cui non fosse terminare il campionato? Mi affascina. È una buona prospettiva anche per il futuro, un modo per rendere più avvincente la competizione, con una finale che diventerebbe un vero spettacolo. Questo porterebbe benefici anche in termini di introiti televisivi per il campionato. È chiaro, serve una norma ad hoc, che deve essere varata dal Consiglio Federale con maggioranza dei 3/4 secondo quanto stabilito dall’art. 27 lett.d) dello statuto FIGC. Ma tra le tre soluzioni in caso di interruzione del campionato è quella che maggiormente rispetterebbe i valori agonistici del confronto sportivo. Decidere infatti di assegnare lo Scudetto, o qualsiasi posizionamento in classifica, all’ultima giornata disputata si presterebbe a molti contenziosi perché annullerebbe ogni possibilità di gareggiare a squadre che avrebbero ancora teoricamente chance sportive sia in ottica di vittoria finale sia in quelle di salvezza che di qualificazione europea”.

Roberto Rey

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