Il Napoli pareggia nuovamente in trasferta, azzurri bloccati a Bologna. Tra Conte e Italiano termina 1-1, prestazione analizzata nel consueto appuntamento con la pagina dei social.
Rosario Pastore – Nessun commento. Solo sconcerto ed anche un pizzico di vergogna. Oltre alla stanchezza di sentire i soliti cori che mi ricordano il decimo posto dell’anno scorso e quanto siamo diventati belli. Belli? Con quella squadra che, dopo un primo tempo più che decente, ai primi segnali di riscossa dell’avversario se l’è fatta addosso miserevolmente? Belli, con una resa quasi senza condizioni, col solo obiettivo, fallito grazie alla benevolenza di Castro, di portarci il pareggio a casa senza cercare di sfruttare, col sangue agli occhi e la bava alla bocca, il mezzo passo falso dell’Inter? Belli, con quelle sostituzioni come al solito in gravissimo ritardo, una addirittira quasi offensova, come il cambio a gioco già scaduto di Politano con ‘Nonge, quasi a voler battere i 6’ concessi in un dì lontanissimo, da Valcareggi a Rivera, allo scopo di coinvolgere, in un vergognoso 1-4 contro il Brasile, il golden boy azzurro? Lascio ai buonisti, che troveranno, ne sono sicuro, tutte le giustificazioni possibili ed immaginabili, il compito di addolcire questa pillola mezzo amara. Mezzo solo per il risultato, badate bene. Per quanto mi riguarda, avrei ben poco da aggiungere. Magari nelle prossime 7 partite il glorioso Napoli del divino Conte riuscirà a raggiungere e superare la Beneamata di nerazzutto vestita. Ne sarei ovviamente contento. Specie per i giocatori, fior di professionisti che probabilmente sarebbero in grado, se sciolti dalle briglie, di dare per tutta la gara e non solo per un tempo quell’apporto che abbiamo ammirato tutti. Ma basta così. Ho sottratto anche troppo tempo al sonno del (quasi) giusto.