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All’ultimo respiro Fabian Ruiz, Spalletti e Insigne contro la Lazio rivendicano il carattere del Napoli

Lazio-Napoli 1-2 (62′ Insigne, 88′ Pedro, 94’ Fabian)

Spalletti dopo la sconfitta col Barcellona aveva detto che sarebbe stato lui a ricaricare mentalmente i suoi giocatori; e dopo un primo tempo decisamente giocato meglio dai biancocelesti di Sarri, nel secondo tempo sale in cattedra il Napoli; e il capitano Lorenzo Insigne, con un gol finalmente su azione e un assist (ed un’ altra rete annullata) trascina gli azzurri alla vittoria. Eppure alla squadra di Spalletti mancava un rigore per un fallo di mano non visto nè da Di Bello nè da Massa; eppure la situazione infortuni ormai sembra essere insostenibile, con Demme e molti altri azzurri sicuramente non al top. Ed ecco che-dopo l’eurogol di Pedro che sapeva di beffa, la magia di Fabian all’ultimo ninuto permette al Napoli di arrivare alla sfida col Milan con l’energia giusta, mentale e fisica, considerando che finalmente ci sarà tempo per preparare la partita. E il tecnico toscano, ai microfoni di DAZN, si leva qualche sassolino: questa squadra ha carattere e lo ha dimostrato.

La Lazio parte molto meglio nel primo tempo, il Napoli appare poco lucido sia in fase di non possesso che nella costruzione; la prima grande chance capita  a Luis Alberto, che da ottima posizione si divora l’1-0 colpendo a lato. I padroni di casa sembrano più in palla e al 9′ vanno ancora vicini al vantaggio, con Immobile che non colpisce bene in allungo e manca lo specchio della porta. Gli uomini di Spalletti sbagliano parecchio in fase di costruzione dal basso, ma al 24′ Strakosha deve impegnarsi su una conclusione improvvisa di Zielinski destinata nell’angolino basso; destano per due volte preoccupazione le condizioni di Osimhen, che per due volte cade a terra dolorante per colpi al volto: fortunatamente la maschera protettiva sembra fare il suo dovere. La Lazio gestisce meglio il possesso, ma la partita sembra reggersi su un equilibrio molto delicato. Al 41′ Milinkovic spaventa Ospina al termine di una splendida azione manovrata, ma è l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude a reti bianche.

Nella ripresa lo spartito non cambia e la prima occasione è ancora una volta per la Lazio, con un bel destro di Felipe Anderson che impegna Ospina al 52′. Uno Spalletti tutt’altro che soddisfatto sceglie di sostituire Zielinski con Elmas, ma a dare la svolta alla serata partenopea ci pensa Insigne, che dopo un’ora abbastanza anonima si inventa un destro fulminante da fuori che batte Strakosha e porta avanti i suoi: il capitano, nel giorno in cui è ripresa la MLS, torna al gol su azione. Passano pochi minuti e gli ospiti trovano il raddoppio, ancora con Insigne, annullato dal Var per fuorigioco. La Lazio sembra un po’ stordita e all’80’ rischia di capitolare sull’affondo di Politano, ma viene salvata da una grande uscita di Strakosha. Nel Napoli escono uno stremato Demme (decisamente il peggiore dei suoi, ma cresciuto nel secondo tempo) e Politano per Lobotka- ritornato dall’infortunio e Ounas; curiosamente non si vede Mertens, lasciato da Spalletti in panchina. All’87’ Di Lorenzo commette fallo sulla trequarti, e dagli sviluppi del calcio di punizione Pedro trova un tiro spettacolare che piega le mani di Ospina. La sfida sembra destinata a chiudersi sull1-1, ma all’ultimo minuto di recupero arriva il gol di Fabian (altra splendida conclusione da fuori) a gelare l’Olimpico e a mandare in orbita il Napoli.

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