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Allenatori mai ex, in tanti aspettano una panchina

Quanti sono gli allenatori anche celebri che ormai da tanto non siedono su una panchina di serie A? Forse l’esempio più eclatante è quello del neo CT dell’Azerbajan De Biasi che dal 2010, quando guidò l’Udinese, non ha più avuto occasioni pur potendo vantare sei anni straordinari alla guida della nazionale albanese.

Uno dei tanti è Alberto Malesani, il tecnico veneto che è stato tra i protagonisti del miracolo Chievo,  è stato l’ultimo allenatore a portare una squadra italiana a vincere la coppa Uefa. Poi il lento declino, girovagando tra varie squadre, con una parentesi nel campionato greco, di cui si ricorda il suo show in una conferenza stampa.

Un allenatore ritenuto a giusta ragione “fumantino” che manca dalla serie A dal 2012 è Serse Cosmi divenuto protagonista in serie B come Stefano Colantuoni   la cui ultima panchina di A è stata quella dell’Udinese, che lo esonerò a marzo 2016 quando la squadra aveva un vantaggio di quattro punti sulla zona retrocessione.

Senza squadra anche Delio Rossi, il mister che portò la Salernitana ad una storica promozione in serie A. Nelle sue ultime esperienze viene in mente la famosa scazzotata a Firenze con Lijajc. Lo scorso anno ultima panchina nella calda Palermo dove sfiora la serie A.

Anche due allenatori che hanno vissuto la panchina del Napoli sono ora in attesa di rientrare in gioco: Gigi De Canio e Walter Novellino; il primo sfiorò la A con il Napoli, esonerato nella sua esperienza con la Ternana, oggi si accontenta di commentare le partite nelle tv private. Di Novellino ricordiamo le sue varie promozioni nella massima serie ( Venezia,Piacenza,Samp e Napoli). Negli ultimi anni tra le varie panchine “conquista” altrettanti esoneri.

E senza panchina è anche Andrea Mandorlini che portò il Verona dalla C alla A in tre anni. Poi l’esperienza con Genoa e successivo esonero per passare alla Cremonese con altrettanto esonero

Infine come non ricordare il mitico Zdenek Zeman, guida e maestro del grande Foggia di Baiano e Signori, grande gioco e valanga di gol subiti. Poi le esperienze romane, l’esonero a Napoli. Va in Turchia, il ritorno in Italia con Avellino e Salernitana. Nel 2012 va a Pescara e lì si rivedono le magie di Zemanlandia, l’esplosione di Insigne, Immobile e Verratti, dopo di chè è più il calcio parlato che  si ricorda del tecnico di Praga, come l’ultima sulle tecniche di allenamento dell’Atalanta. Il valzer delle panchine è il rischio di ogni allenatore e non sempre  basta aspettare.

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