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A Lione una Juventus lenta e deconcentrata perde il primo round degli ottavi di finale Champions

Lione – Juventus 1 – 0 ( 31° Tousart)
Circolazione della palla blanda; poco aggressivi; movimenti e posizione di molti giocatori sbagliati”: questa la diagnosi di Maurizio Sarri per spiegare la sconfitta dei bianconeri deconcentrati e passivi nell’incontro di andata per gli ottavi di finale. Un sorteggio molto favorevole che avrebbe dovuto proiettare la Juventus verso i quarti di finale già dalla gara di andata. E invece è andata bene alla Juventus una sconfitta per 1-0 che potrà essere rimediata fra tre settimane all’Allianz, se gli undici solisti decideranno di fare squadra.

Nel primo tempo la Juventus attende gli eventi, ferma e compassata, senza movimento pur di fronte ad un Lione non proprio travolgente. A centrocampo Sarri schiera Rabiot (invece di Matuidi) con Bentacur e Pjanic; davanti Cuadrado, Dybala e Ronaldo, ma per almeno 20 minuti nessuna delle due squadre riesce a prendere campo. Al 21° primo acuto del Lione sugli sviluppi di un corner deviato di testa da Ekambi sulla traversa e, per 10 minuti almeno la squadra di Garcia pressa la Juventus che arretra e si difende senza ordine. Al 31°, con De Ligt a bordo campo per farsi medicare una ferita alla testa, Aouar dalla sinistra, arriva sul fondo e pesca Tousart che, pur colpendo male, buca Szczesny per l’1-0. Rientra De Ligt ma Ronaldo continua a non trovare la rete mentre Pjanic passeggia o fa passeggiare la palla all’indietro fino ad una incomprensione con Bonucci che Ekambi non sfrutta in pieno per il raddoppio.   Nel secondo tempo, la Juventus si fa più aggressiva ma il Lione chiude tutti gli spazi: iniziano i cambi, prima fra tutti Pjanic per Ramsey, cui seguono Higuain e Bernardeschi. Negli ultimi minuti la Juventus tenta l’assalto, Dybala cinturato chiede il rigore, ma dopo  5 minuti di recupero, Gil Manzano fischia la fine dell’incontro.

Capello, negli studi Sky, dove si analizzava anche Real Madrid- Manchester City (1-2), ha così commentato: “Là la palla cantava, quà la palla stonava”

Diana Miraglia

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