Contropiede Azzurro

90 minuti di fuoco? Dieta e tanta acqua

Ripartirà in piena estate (o quasi) il campionato 2019/2020 e i giocatori saranno chiamati a giocare 12 partite in circa due mesi. Già gli allenamenti di questi giorni hanno evidenziato molte difficoltà fisiche dopo uno stop lungo oltre due mesi. Oggi saranno chiamati ad uno sprint finale ad altissima tensione proprio in un momento in cui il bioritmo di ogni giocatore è programmato per il  riposo. Un anno particolare, invece, in cui si chiede agli atleti un adeguamento per i ritmi mutati dove anche l’alimentazione avrà il suo peso e dovrà aiutare i giocatori in questo percorso. In casa Napoli, Rino Gattuso insieme con lo staff sanitario, aveva elaborato durante la quarantena, una dieta composta da 5 pasti quotidiani anche personalizzata per ogni singolo calciatore. E in via Skype, il tecnico ha controllato colazione, pranzo e cena intervallati da due spuntini con grande varietà di alimenti di tutti gli azzurri per evitare eccessi di ogni tipo.

Ora la preparazione per il via previsto per il prossimo mese di giugno comporta una dieta adeguata che segua il giocatore in questi giorni e soprattutto nelle prossime settimane quando si dovrà giocare con temperature caldissime.  Lo storico medico del Bologna, dottor Giovanbattista Sisca, ha affrontato l’argomento specificando che il menu giornaliero dipende se si tratta di giorni di allenamento o del giorno della gara.

In ogni caso è bene assumere alimenti che assicurino una ideale quota di calorie e siano facilmente digeribili. Per colazione vanno bene yogurt, centrifugati di frutta e marmellate naturali. Non vanno bene il cappuccino schiumato col latte e nemmeno il caffè con biscotti o brioches. La colazione deve assicurare un forte carico di calorie per affrontare il resto della giornata. Per pranzo verdure fresche e carboidrati, pasta condita con olio e parmigiano (senza esagerare) oppure con sughi naturali o passata di pomodoro. La pietanza deve essere leggera, meglio se rinviata alla cena. La frutta va bene, purché non troppo zuccherina: la consiglio a metà mattina e per merenda, distante dai pasti principali. Occhio alla famosa bresaola, per tanti calciatori un piatto quasi di rigore: nel giorno della partita è sconsigliata perché non è sempre facilmente digeribile. Per cena si passa alle proteine: pesce ai ferri, al cartoccio o al forno. No ai frutti di mare e alle crudità. Oppure carne bianca, no a quella rossa. Anche qui verdura, meglio cotta se per pranzo è stata consumata fresca, anche per variare”.

Questi dunque i consigli per un’alimentazione corretta che non indulga in tentazioni tipo dolci e birra, ma ciò che diventa prioritaria è la corretta idratazione chiarisce Sisca:

Andando verso il caldo, con conseguente aumento della sudorazione e perciò della perdita di liquidi, l’aspetto più importante da curare e da non sottovalutare è una corretta idratazione.  Se nella quotidianità delle stagioni meno calde il consumo medio di un atleta è intorno ai 2.5-3 litri di acqua al giorno, in estate dovrà passare sui 3.5-4. Parlo soprattutto di reidratazione mediante acqua naturale, va abolita quella gassata e anche i succhi e le spremute vanno consumate con moderazione. Inoltre, è bene bere molto lontano dai pasti e non durante”.

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